Cannabis Light? vedremo cosa e se cambierà la legge!

Droghe Dadone: favorevole alla revisione di una legge che ha quasi la mia età.

cannabis light

Parlando di revisione della legge non possiamo pensare che venga esclusa una regolamentazione per la cannabis light.

Alla conferenza Nazionale sulle Dipendenze "ministeriale, la ministra con delega alle politiche antidroga Fabiana Dadone, fa un passo verso la revisione di una legge datata.

Che sia la volta buona?

Dopo alcune visite presso comunità di recupero, la Dadone si presenta alla conferenza con un approccio positivo verso una riforma.

Sul piano personale, la ministra Dadone ha confermato di essere favorevole ad una revisione dell’ordinamento e della consultazione referendaria sulla legalizzazione della cannabis, e ammette la difficoltà politica a “discutere serenamente sulla base dei dati”, ritenendo comunque un successo la presenza di un tavolo sulle politiche di riduzione del danno e di interventi di prevenzione.

 

Dopo l'apertura alla cannabis legale in Germania anche l'Italia ripropone l'argomento.

Anche il governo italiano torna a nominare l’argomento cannabis cannabis light. FIno ad ora anchelle oltre 600mila firme raccolte per chiedere un referendum non avevano spinto la politica  considerare di valutare il tema, l’annuncio del nuovo contratto di governo tedesco ha creato un primo asse M5s-Pd.

In occasione della VI conferenza nazionale sulle dipendenze, a mostrare il suo favore è stata per prima la ministra 5 stelle Fabiana Dadone:

“La scelta del nuovo governo tedesco”, ha detto “è una scelta che l’Italia dovrebbe valutare, ma bisogna riuscire a raggiungere la maggioranza al Parlamento. È questo il punto delicato”.

La Dadone, pur essendo da sempre stata tra le promotrici della legalizzazione non ha firmato per il referendum, ha ribadito la sua posizione, ma ha lanciato la palla al Parlamento. “Il potere su quel fronte spetta alla competenza parlamentare, il governo deve fare un lavoro istruttorio”.

La vera novità di è la risposta arrivata dal fronte dem, che non si è mai pronunciato sul tema, e ancora più dei 5 stelle (da quando sono al governo). Il ministro del Lavoro Andrea Orlando: “Nel momento in cui una parte non proprio irrilevante e un alleato non proprio trascurabile dell’Italia, come la Germania, sembra cambiare profondamente linea su questo fronte, credo che sia inevitabile che una qualche riflessione la si faccia anche nel nostro Paese”, ha dichiarato. “Anche perché quella scelta determinerà dei riflessi che riguarderanno il nostro Paese, lo si voglia o meno nell’ambito di un mercato unico con le frontiere aperte”

Ci riusciranno a pruomuovere la cannabis da droga a cannabis legale?

La ministra per le Autonomie di Forza Italia Maria Stella Gelmini: “Dico con chiarezza che faccio parte di un pensiero”, ha detto, “di una corrente culturale, che non solo è contraria a qualsiasi forma di legalizzazione di ogni tipo di sostanza stupefacente, ma sono anche convinta che non esista una libertà di drogarsi, ma che l’azione dello Stato possa e debba concentrarsi soltanto sulla liberazione dalla droga”. ribadento: “all’interno del governo ci sono su questo tema sensibilità diverse“.

IL blocco contro la Cannabis legale è anche e soprattutto in Parlamento e questo nonostante nel frattempo ci sia stato un grosso movimento civico per chiedere il referendum.

Don Ciotti, intervenendo dal palco, ha chiesto che si apra una discussione al più presto: “Credo che i dubbi siano più sani delle certezze, credo che il tema della legalizzazione della cannabis meriti un tavolo serio lontano dalle ideologie e dai moralismi per chiedersi cosa è meglio fare, non dimenticandosi che abbiamo già il gioco d’azzardo e le sigarette: il nostro Paese è pieno di ambiguità”, ha detto intervenendo dal palco. “Usciamo dall’ipocrisia e facciamo una lettura complessiva su tutte le forme di dipendenze, chiediamoci che cosa è meglio fare mettendo al centro la persona e non tanto le sostanze. Che il proibizionismo non abbia portato a soluzioni è davanti agli occhi di tutti. La carcerazione non è servita, sono solo aumentate le persone detenute. Si è seguita la strada penale, invece bisogna seguire di più quella sociale, bisognava applicare di più le pene alternative per i reati più lievi”.

Chissà se sentiremo ancora parlare di Cannabis light o Cannabis Legale nei prossimi mesi.
Noi siamo fiduciosi qualcosa si sta muovendo

Fonte esterna - Foto Web

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